Maestri delle arti grafiche a Napoli: Vittorio Avella, Giovanni Timpani.

Conosci Vittorio Avella? E Giovanni Timpani? Maestri napoletani delle arti grafiche.

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Chi sarebbe mai in grado di rinunciare alla materia elettronica? Non si esaurisce, è qui ma è altrove, ti appartiene e può essere di molti altri nello sesso identico momento. Chi vorrebbe mai uscire da un’immensa biblioteca che è casa tua? La materia elettronica la attraversi, le chiedi, la traduci, la usi, la pieghi, la sradichi, non c’è problema. Quante più lingue sai più ne puoi accumulare. Marco Polo avrebbe già potuto portare a Kublai Khan sacchi di fotografie, gli potrebbe ora consegnare infiniti archivi invisibili e potrebbero stare in silenzio per più ore ancora.

Eppure con la stessa tenacia, si può’ amare profondamente la fibra, l’ingiallito, lo scomodo, l’incrocio, Il fragile, il deperibile, l’assorbente, la piega e il non ritorno, la carta, l’inchiostro, l’errore irreparabile, l’annerimento. Pure lo strappo, i residui e lo spurio. Quanto le arti grafiche mettono mano ad una profondità fisica, è difficile da spiegare, un’idea si trova più nella densità dei neri, nelle polveri delle carte, nelle gestualità pragmatiche, nelle osservazioni lunghe e insondabili.

Per questo sono grato per l’essermi trovato nello stesso spazio di Vittorio Avella e Giovanni Timpani, con le loro biografie diverse, comuni, distanti, prossime, incidono, imprimono, editano, tagliano, dicono, prendono caffè. Altre insondabili cose, che si trovano, per carte, archivi, libri, mostre, altro.

Se non conosci Vittorio Avella, una delle più belle cose fare a Napoli in centro storico è fare un salto al suo studio, dove non solo c’è sempre una frenetica attività di stampa, ma anche improvvisate e lunghe riunioni di artisti napoletani.